Il nuovo Regolamento (UE) 2021/382 rafforza la responsabilità delle aziende per la cultura della sicurezza alimentare

Fonte: EFSA
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE, L 74 dello scorso 4 marzo, il Regolamento (UE) 2021/382 della Commissione Europea del 3 marzo 2021 che modifica gli allegati del Regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari per quanto riguarda la gestione degli allergeni alimentari, la ridistribuzione degli alimenti e la cultura della sicurezza alimentare.

In vigore dal prossimo 24 marzo 2021, il nuovo Regolamento modifica l’Allegato I e l’Allegato II del Regolamento (CE) n. 852/2004, contenenti i requisiti generali in materia di igiene alimentare a cui gli operatori del settore devono attenersi.

In particolare, le modifiche riguardano:

  • Allergeni e strumenti, attrezzature, trasporto alimenti
  • Ridistribuzione degli alimenti
  • Cultura della sicurezza alimentare

In particolare il nuovo regolamento rafforza la responsabilità delle aziende nella diffusione della cultura della sicurezza alimentare in tutto il personale, come è evidente nello stralcio riportato di seguito.

«CAPITOLO XI bis – Cultura della sicurezza alimentare

1. Gli operatori del settore alimentare devono istituire e mantenere un’adeguata cultura della sicurezza alimentare, e fornire prove che la dimostrino, rispettando i requisiti seguenti:
a) impegno da parte della dirigenza, conformemente al punto 2, e di tutti i dipendenti alla produzione e alla distribuzione sicure degli alimenti;
b) ruolo guida nella produzione di alimenti sicuri e nel coinvolgimento di tutti i dipendenti in prassi di sicurezza alimentare;
c) consapevolezza, da parte di tutti i dipendenti dell’impresa, dei pericoli per la sicurezza alimentare e dell’importanza della sicurezza e dell’igiene degli alimenti;
d) comunicazione aperta e chiara tra tutti i dipendenti dell’impresa, nell’ambito di un’attività e tra attività consecutive, compresa la comunicazione di deviazioni e aspettative;
e) disponibilità di risorse sufficienti per garantire la manipolazione sicura e igienica degli alimenti.

2. L’impegno da parte della dirigenza deve comprendere le azioni seguenti:
a) garantire che i ruoli e le responsabilità siano chiaramente comunicati nell’ambito di ogni attività dell’impresa alimentare;
b) mantenere l’integrità del sistema di igiene alimentare quando vengono pianificate e attuate modifiche;
c) verificare che i controlli vengano eseguiti puntualmente e in maniera efficiente e che la documentazione sia aggiornata;
d) garantire che il personale disponga di attività di formazione e di una supervisione adeguate;
e) garantire la conformità con i pertinenti requisiti normativi;
f) incoraggiare il costante miglioramento del sistema di gestione della sicurezza alimentare dell’impresa tenendo conto, ove opportuno, degli sviluppi scientifici e tecnologici e delle migliori prassi.

3. L’attuazione della cultura della sicurezza alimentare deve tenere conto della natura e delle dimensioni dell’impresa alimentare.»

Q&A s.r.l. società tra professionisti biologi è a disposizione delle organizzazioni interessate a iniziative per la diffusione della cultura della sicurezza alimentare.

“Scuola d’impresa diffusa”, venerdì 12 marzo 2021 la presentazione online del libro di Franco Cioffi

Venerdì 12 marzo 2021, alle ore 17.00, si terrà la presentazione online del libro “Scuola d’impresa diffusa” di Franco Cioffi, a cura di AICQ Centro Insulare, IfoRD ETS e Libreria L’Altracittà Roma.

Insieme all’autore interverranno Massimo Leone, consigliere di AICQ Centro Insulare ed il past president di AICQ Centro Insulare Sergio Bini.

Il volume, edito da Rubbettino, affronta i temi dello “sviluppo integrato” e del governo dei processi aziendali. Moltissimi gli argomenti affrontati: dalla gestione aziendale alla direzione del personale, dal marketing convenzionale e digitale allo sviluppo territoriale.

Il libro descrive non solo come governare i processi aziendali, ma anche tutte le fasi di un progetto di sviluppo civico ed economico integrato, ed è utile a diffondere cultura d’impresa nei territori per migliorarne la competitività ed aumentarne i livelli occupazionali.

La partecipazione alla presentazione è gratuita, si richiede la prenotazione all’indirizzo di posta elettronica infosoci@aicqci.it per ricevere il link di accesso.

Franco Cioffi ha lavorato in ambiti quali produzione, servizi, commercio, terzo settore, pubblica amministrazione, passando anche per la presidenza del consiglio dei ministri, è divenuto un riferimento nell’ambito della formazione e della gestione dei processi di cambiamento facendo leva sul capitale umano delle aziende (imprenditori, manager e dipendenti).

Rilasciato il nuovo Standard ISO / PAS 45005 per il lavoro in sicurezza durante la pandemia da Covid-19

Il 15 dicembre scorso la ISO ha rilasciato il nuovo Standard ISO / PAS 45005, che fornisce le linee guida generali per lavorare in sicurezza durante la pandemia da COVID-19.

Sul sito ufficiale si legge che “ISO / PAS 45005 riunisce le migliori pratiche internazionali su come gestire la salute e la sicurezza dei dipendenti e delle parti interessate durante la pandemia COVID-19 ed è inteso a integrare eventuali linee guida e regolamenti nazionali esistenti”.

Mentre normalmente ci vogliono tre anni circa per rilasciare un nuovo Standard ISO, questa volta è stato sviluppato in soli tre mesi, grazie al lavoro di Esperti di 26 paesi, sotto forma di una specifica disponibile al pubblico (PAS), che è stata approvata dagli 80 paesi membri del comitato tecnico dell’ISO per la gestione della salute e sicurezza sul lavoro.

ISO / PAS 45005 è acquistabile o fruibile gratuitamente in formato di sola lettura sul sito web ISO per supportare gli sforzi globali nell’affrontare la crisi COVID-19. Grazie alla UILM è disponibile la versione integrale italiana.

Fonte: Ars Clipper

Il modello EFQM 2020, nuovo riferimento per il miglioramento e l’innovazione

Il modello EFQM dell’European Forum for Quality Management rappresenta uno schema di riferimento per le organizzazioni europee ed extra europee nello sviluppo di una cultura di miglioramento e innovazione. Nel 2020 è stata emessa la nuova versione del modello.

Le novità del modello EFQM 2020 sono messe in evidenza nell’intervista rilasciata da Gianluca Mulè, Chief Operating Officer di EFQM.

Mulè riferisce in particolare che la nuova edizione si fonda su alcuni concetti emersi dalla ricerca svolta presso le organizzazioni eccellenti, sia pubbliche sia private:

• l’importanza per l’organizzazione dell’ecosistema in cui opera, entro cui sviluppare la collaborazione e a cui fornire valore, considerando le condizioni economiche ambientali e sociali
• la necessità di uno stile di leadership collaborativo, in grado di utilizzare e valorizzare le diversità e di sviluppare creatività e innovazione
• la necessità di una gestione agile, attenta alle opportunità e minacce e con un’ottica costantemente orientata al futuro.

Da questo link si può accedere all’intervista.

Q&A s.r.l. società tra professionisti è a disposizione delle organizzazioni interessate a una collaborazione per l’applicazione del modello EFQM 2020.

La norma UNI EN ISO 26000:2020, nuovo riferimento europeo per la responsabilità sociale

I sette temi fondamentali della responsabilità sociale
Recepita dal CEN su iniziativa UNI – grazie alla commissione Responsabilità sociale delle organizzazioni – la UNI EN ISO 26000 è ora adottata dai 34 Paesi membri. Ad oggi rappresenta il documento di riferimento unico in tema di responsabilità sociale anche in Europa.

La norma fornisce una guida per tutte le tipologie di organizzazioni, indipendentemente dalle loro dimensioni e localizzazioni, su:

a) concetti, termini e definizioni relativi alla responsabilità sociale;
b) premesse storiche, tendenze e caratteristiche della responsabilità sociale;
c) principi e pratiche relativi alla responsabilità sociale;
d) temi fondamentali e aspetti specifici della responsabilità sociale;
e) integrazione, attuazione e promozione di comportamenti socialmente responsabili nell’ambito dell’organizzazione e, attraverso le sue politiche e prassi, nell’ambito della sua sfera di influenza;
f) identificazione e coinvolgimento degli stakeholder;
g) comunicazione di impegni, prestazioni ed altre informazioni relative alla responsabilità sociale.

La UNI EN ISO 26000 ha l’intento di aiutare le organizzazioni a contribuire allo sviluppo sostenibile, di incoraggiarle ad andare al di là del mero rispetto delle leggi, di promuovere una comprensione comune nel campo della responsabilità sociale e di integrare altri strumenti ed iniziative per la responsabilità sociale, ma non di sostituirsi ad essi. Non è una norma di sistema di gestione e non è destinata a fini di certificazione, né a fini regolamentari o contrattuali.

A supporto del proprio modello di governance ispirato ai principi e ai valori della UNI ISO 26000 e in coerenza con l’impegno di rendere accessibili tutti i propri documenti (cioè fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari), UNI ha deciso di rendere la versione italiana della UNI EN ISO 26000:2020 non solo accessibile per tutti, ma anche acquistabile ad un prezzo estremamente vantaggioso, ridotto di oltre il 90% rispetto alla precedente versione della norma, al fine di garantirne la massima diffusione.

Q&A s.r.l. società tra professionisti è a disposizione delle organizzazioni interessate ad applicare la norma UNI EN ISO 26000:2020 come guida per la responsabilità sociale.

Fonte: www.uni.com