Nell’ambito delle attività per l’attuazione del Progetto di Filiera “Dall’orto alla tavola. Diversificare per migliorare”, mercoledì 2 ottobre 2019, alle ore 16:00, presso la sala conferenze della OP La Flacca, a Fondi in via Provinciale Fondi-Sperlonga Km 8+800, si terrà un incontro di informazione/formazione sul tema: “Incrementare le esportazioni del settore ortofrutticolo, opportunità di mercato e finanziamenti regionali”.
Dopo il saluto di Rocco Faiola, presidente dell’O.P. La Flacca, Lorenzo Fanoli, consulente per il marketing del Progetto di Filiera, illustrerà le dinamiche dell’export dei prodotti ortofrutticoli italiani sui principali mercati di sbocco.
Concluderà l’incontro Francesco Laganà, responsabile dei Temporary export manager di Co.Mark S.p.A., con una relazione sulle opportunità di mercato in Europa per i prodotti ortofrutticoli e sui finanziamenti per l’internazionalizzazione, in riferimento al bando della Regione Lazio che concede incentivi all’acquisto di servizi di supporto all’internazionalizzazione in favore delle PMI, con una prima finestra aperta fino al 31 ottobre 2019.
Per informazioni: dallortoallatavola@yahoo.com – tel. 0771555170.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 186 del 9 agosto 2019, il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 4 luglio 2019, recante le indicazioni per l’adozione delle Linee Guida per la redazione del bilancio sociale degli enti del Terzo Settore.
I soggetti tenuti alla redazione del bilancio sociale sono:
– gli enti di Terzo Settore diversi dalle imprese sociali, qualora abbiano ricavi o entrate superiori a un milione di euro annuo;
– tutte le imprese sociali, ivi comprese le cooperative sociali e i loro consorzi, indipendentemente dalla dimensione economica (i gruppi di imprese sociali sono tenuti a redigere il bilancio sociale in forma consolidata, cioè evidenziando gli esiti sociali di ciascun singolo ente, nonché del gruppo nel suo complesso);
– i Centri di Servizio per il Volontariato, indipendentemente dalla loro dimensione economica.
Le disposizioni di cui al Decreto del 4 luglio 2019 si applicano a partire dalla redazione del bilancio sociale relativo al primo esercizio successivo a quello in corso alla data di pubblicazione.
Il bilancio sociale deve contenere anche informazioni di tipo ambientale, se rilevanti con riferimento alle attività dell’ente: tipologie di impatto ambientale connesse alle attività svolte; politiche e modalità di gestione di tali impatti; indicatori di impatto ambientale (consumi di energia e materie prime, produzione di rifiuti, ecc.) e variazione dei valori assunti dagli stessi.
Nel caso delle imprese sociali che operano in settori come quello sanitario o agricolo, secondo le linee guida, in considerazione del maggior livello di rischi ambientali connessi, potrebbe essere opportuno enucleare un punto specifico («Informazioni ambientali») prima delle «altre informazioni», per trattare l’argomento con un maggior livello di approfondimento.
Sabato 7 settembre a Sperlonga (Latina), presso il lido Grotta dei Delfini alle ore 18:30, Toni Mira presenterà il libro scritto con Alessandra Turrisi “Dalle mafie ai cittadini – La vita nuova dei beni confiscati alla criminalità”.
Parteciperanno alla discussione, moderata da Marco Grilli, Don Stefano Castaldi, parroco di Santo Stefano Protomartire (Gaeta), e Cristiano Tatarelli, Vice questore vicario di Latina.
Come scrive nella sua prefazione al libro il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, Toni Mira e Alessandra Turrisi con questo libro mettono in luce esperienze di riutilizzo sociale dei beni confiscati, “descrivendo realtà, spesso umili, ma tenaci, a volte eroiche, capaci di interpretare a pieno il modello migliore della società solidale”.
Don Luigi Ciotti, nella seconda prefazione al volume, ne sottolinea l’importanza perché “lo strumento della confisca per uso sociale è ancora ben lungi dall’essere utilizzato in tutta la su enorme, straordinaria potenzialità. Ci sono state lentezze, omissioni, intoppi di vario genere e, salvo eccezioni, una troppo debole volontà politica, tanto più inaccettabile di fronte al fatto che i mafiosi per primi hanno manifestato allarme e preoccupazione di fronte ai procedimenti di confisca”.
Toni Mira è caporedattore e inviato speciale della redazione romana di Avvenire, ha ottenuto importanti riconoscimenti per il suo giornalismo, tra cui il Premio Saint Vincent, maggior riconoscimento italiano nel campo dell’informazione. Recentemente ha pubblicato importanti reportage sullo sfruttamento dei braccianti agricoli nel Lazio e in altre regioni.
Gli eventi di Libridamare a Sperlonga, dal 2 al 5 agosto 2019Dal 2 al 5 agosto 2019 Libridamare, rassegna di letteratura per bambini e ragazzi, si trasferisce nella splendida cornice del Porto di Sperlonga – Banchina Capovento, per quattro eventi speciali.
Venerdì 2 agosto alle 19:00 la rassegna si tinge di giallo con un incontro all’insegna dell’arte e di un mistero da risolvere. Libridamare ospiterà, infatti, “Agente Sharp – I gatti dell’Hermitage”, scritto da Alessandro Cini e illustrato da Sara Gavioli per Biancoenero.
L’autore ci racconterà dell’ultima missione di Mr. Smith, un apparente innocuo e sonnacchioso gatto soriano che in realtà altri non è che il temerario Agente Sharp, a capo della squadra di investigazioni felina denominata Gattaka, impegnata nella risoluzione di complessi intrighi internazionali. Il nuovo caso per i Servizi Segreti Felini ci porterà nella gelida Russia, all’interno dell’Hermitage, uno dei musei più famosi del mondo in cui strani episodi continuano a turbare la vita dell’antica dimora.
Nel testo sono stati usati speciali caratteri ad alta leggibilità, di cui Cini spiegherà l’importanza.
Sabato 3 agosto alle 19:00 le autrici Roberta Fulci e Vichi De Marchi presenteranno il loro libro, “Ragazze con i numeri”, illustrato da Giulia Sagramola per Editoriale Scienza.
Le ragazze con i numeri di cui si parla sono donne determinate ad inseguire le proprie passioni e il proprio talento. Donne che hanno perseverato ognuna a modo loro, portando avanti il cammino intrapreso per amore della scienza, facendo anche i conti con i pregiudizi e i limiti del proprio tempo, nonché con scelte personali di vita quali la famiglia e i figli.
Domenica 4 agosto, sempre alle 19:00, al porto approderà Giorgio Anastasio, che narrerà il mito con “Mitica Terracina. Storie del Pisco Montano”, di cui è autore, che è stato da illustrato da Davide Percoco per la 3 BIT edizioni.
“Mitica Terracina” è la seconda uscita di una collana locale di libri illustrati per bambini e ragazzi. Giorgio Anastasio è stato già ospite di Libridamare con il primo volume, “Ulisse a Sperlonga”, da cui partirà per condurci in un viaggio davvero pieno di echi e suggestioni mitiche, e a renderlo ancora più significativo è proprio la possibilità di interpretarlo anche come un accompagnamento alla conoscenza del nostro territorio. Le storie narrate, infatti, non solo rappresentano un ingresso per i più piccoli alla mitologia, ma possono diventare anche una vera e propria guida alla scoperta della Villa di Tiberio e alle statue che ne compongono l’attrazione più rilevante, così come per il famoso Pisco Montano di Terracina. Legare un libro a un territorio diventa così l’opportunità per dare ulteriore valore a una costa che, meta di un turismo di mare, può essere riconosciuta anche per il suo patrimonio archeologico e artistico.
Il Porto di Sperlonga con la Banchina Capovento, sullo sfondo la Grotta di TiberioLa rassegna si chiuderà lunedì 5 agosto, sempre presso la Banchina Capovento alle 19:00, ricordando i 30 anni dell’Elefantino Elmer con un laboratorio per i più piccoli a cura del centro educativo PidiPupi.
Elmer, elefantino arlecchino che vorrebbe uniformarsi al grigiore di tutti per poi arrivare a scoprire il valore della sua “multicolorità”, viene raccontato così dal suo autore, David McKee: «Volevo scrivere sull’immigrazione. Non mi piaceva quel che vedevo, le persone che respingevano gli immigrati. Oltretutto, in Gran Bretagna e in Francia si continua a dire che non c’è abbastanza spazio per tutti, eppure invece di rimandare indietro altri esseri umani, bisognerebbe chiedersi ’perché sono qui’».
Come per ogni incontro della rassegna, la partecipazione è aperta a tutti e con ingresso gratuito.
Immagine: www.reterurale.itQuattro anni dopo l’emanazione della legge n.141/2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale n. 12550 del 21 dicembre 2018, che definisce i requisiti minimi per lo svolgimento di attività di agricoltura sociale. Il decreto chiarisce in particolare che le imprese agricole, in forma singola o associata e le cooperative sociali, il cui reddito da attività agricola superi il 30% del totale, possono essere ritenute soggetti erogatori di servizi di agricoltura sociale.
Tra gli utenti di tali servizi si considerano i lavoratori con disabilità e svantaggiati e i minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale; inoltre sono ritenuti servizi di agricoltura sociale anche le prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali realizzate mediante l’utilizzo di risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per promuovere, accompagnare e realizzare azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana. Anche le prestazioni e i servizi che affiancano e supportano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative finalizzate a migliorare le condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive dei soggetti interessati che possono prevedere l’ausilio di animali allevati e la coltivazione delle piante, si possono considerare attività di agricoltura sociale.
Sono riconosciuti nell’ambito dell’agricoltura sociale anche i progetti finalizzati all’educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità nonché alla diffusione della conoscenza del territorio attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e didattiche riconosciute a livello regionale, quali iniziative di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica.
Il provvedimento ha anche chiarito l’aspetto relativo al numero di utenti. Per aziende che hanno fino a 15 addetti è possibile impiegare 1 utente. Tra le 16 e le 20 unità è possibile impiegare fino a 2 soggetti mentre per aziende con un numero più elevato di dipendenti deve essere rispettato il parametro del 10% massimo di utenti di agricoltura sociale.
Le prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali possono essere realizzate anche attraverso forme di inserimento indiretto, quali tirocini, borse lavoro, attività formative, orientamento per le categorie svantaggiate o altre modalità disciplinate dalla normativa vigente. Fanno inoltre parte delle attività di agricoltura sociale quelle che si tengono a distanza dal fondo agricolo ma inerenti l’attività aziendale, come ad esempio le attività di vendita diretta.
Le attività di agricoltura sociale sono considerate, per assimilazione a quelle agrituristiche, connesse all’attività agricola. Questo comporta che i lavoratori impiegati sono agricoli, che è rurale la destinazione d’uso degli edifici e che si applica il regime fiscale forfettario previsto per le attività connesse al settore primario.
Ai fini di garantire la qualità del servizio erogato è richiesta la presenza di figure professionali specifiche, anche attraverso la stipula di contratti di collaborazione o convenzioni. Anche gli orti sociali, condotti da soggetti riconosciuti per l’erogazione di servizi di agricoltura sociale trovano spazio nel decreto. Inoltre vengono ulteriormente riconosciuti gli agriasilo. La regolamentazione delle fattorie didattiche invece viene demandata alle normative regionali. Infine un articolo del decreto si preoccupa di definire le strutture in cui viene svolta l’attività sottolineando come debbano essere adempiuti tutti gli obblighi di legge per l’accoglienza, la somministrazione di cibo e bevande demandando, anche in questo caso, alcuni aspetti alle norme regionali.